Sono pochi gli hotel di piccole dimensioni che riescono a strutturare un’offerta benessere capace di concorrere, in modo importante, ad attrarre clienti completando l’offerta alberghiera o addirittura diventando il fulcro dell’offerta stessa.
Questa prerogativa sembra, sempre più spesso, essere a esclusivo appannaggio degli alberghi più grandi e strutturati che fanno del benessere il loro cavallo di battaglia. Una convinzione sbagliata e che va non solo sdoganata, ma anche approfondita. Sì, perché, anche le strutture più piccole e familiari, possono trarre, dalla progettazione degli ambienti SPA, delle grandi soddisfazioni.
Innanzitutto non bisogna trattare la SPA come una commodity – ovvero, come a qualcosa che dobbiamo per forza avere – ma, approcciarsi a una riqualificazione distintiva e totalizzante dell’offerta benessere, che dovrà risultare coerente, in ogni aspetto, con l’offerta distintiva del nostro hotel.
In secondo luogo la SPA, come tutti gli altri servizi alberghieri, dovrà diventare un centro di ricavo e non solo di costo.
Per farla “fruttare” va ragionata, progettata, organizzata e gestita al meglio da figure professionali competenti e formate. Solo così potrà diventare il fiore all’occhiello che integra, completa e rende ancora più interessante la nostra proposta.
Ecco che, prima di destinare gli spazi o scegliere le attrezzature migliori, è fondamentale capire, sulla base del proprio modello di business, come questo spazio verrà gestito; in virtù anche di una sostenibilità economica e operativa: una volta realizzata, la SPA dovrà portarci a essere soddisfatti del nostro investimento.
Troppo spesso infatti i servizi, le attrezzature e l’interior design della SPA differiscono in modo importante dal resto dell’hotel, tra sovradimensionamento e scarsa capacità gestionale. Per evitare questo tipo di contrasto, la SPA deve integrarsi in modo molto naturale all’identità e ai valori caratterizzanti dell’offerta alberghiera, con particolare attenzione alle variabili demografiche e geografiche che caratterizzano l’offerta turistica in questione.

Sono tanti e diversi i modelli di SPA che ci possono ispirare: dall’emozionale, alla medical, dalla SPA socializzate alla destination SPA… la cosa fondamentale è capire e individuare il modello più coerente alla propria offerta.
Per riuscire in questo intento non servono investimenti esorbitanti ma bensì sapersi affidare a degli esperti: ogni SPA, prima di nascere, ha la possibilità di essere differente e unica. Bisogna quindi diffidare da chi riempie lo spazio di attrezzature ma, fidarsi di chi, in modo integrato, propone una consulenza applicativa al progetto, per identificare le soluzioni più adatte al tipo di clientela dell’hotel. Un hotel business in città ha infatti ospiti dalle esigenze molto diverse dall’hotel di montagna, dove le persone si aspettano di vivere un’esperienza totalizzante, sorprendente, emozionale e coerente al contesto. Al tempo stesso un hotel in un contesto di turismo termale, avrà sicuramente esigenze diverse di un agriturismo disperso nella campagna etc etc.
Ma vediamo insieme i punti fondamentali per progettare una SPA che possa portare un vero vantaggio alla nostra struttura:
- La SPA dovrà regalare innanzitutto un’esperienza emotiva: l’ospite dovrà meravigliarsi non solo per la bellezza, ma anche per l’identità caratterizzante, contestualizzata al resto dell’offerta, nel rispetto del territorio.
- La funzionalità degli spazi dovrà essere ragionata sulla base di un corretto utilizzo di tutti gli ambienti, i quali vanno correttamente distribuiti e dimensionati per non tradire il comfort di tutti durante l’utilizzo (anche in condizioni di massima affluenza).
- Le aree relax dovranno essere luoghi ben definiti e tematizzati dove potersi veramente rilassare, escludendo elementi di disturbo e offrendo un’ampia gamma di proposte differenti e adatte a tutti i gusti: dal relax musicale, alla lettura, dalla stanza del fuoco al relax all’aperto.
- Gli impianti e le attrezzature dovranno, anch’essi, rispondere a gusti diversi ed essere corredati e supportati da un’impiantistica in grado di assicurare il microclima perfetto e l’igiene assoluta.
- Il presidio e l’accoglienza dovranno essere commisurati sulla base dei servizi offerti e dalla tipologia di benessere che stiamo offrendo e l’ospite dovrà sempre sentirsi al centro, per quell’idea di esclusività che rende memorabili le cose.
Inoltre va ricordato che il mondo delle SPA, come tutto del resto, è in continua evoluzione e ogni giorno nascono nuove esigenze o tendenze. I bisogni degli utenti cambiano in continuazione e sarebbe pertanto opportuno assecondarli.
Questo non significa cambiare la spa in continuazione, ma ragionare bene la modularità degli spazi e tenerli sempre in movimento con piccoli cambiamenti e novità continuative.
In questo preciso momento storico per esempio, la tendenza è quella di ricercare l’intimità di spazi privati in cui vivere, in maniera più esclusiva, l’esperienza benessere. Inoltre l’acqua, un elemento da sempre al centro del progetto di ogni SPA, sta vivendo una fase di rinnovata vitalità: le persone la riconducono all’elemento portante del benessere e impazza la richiesta di progettazione, non solo di piscine, ma anche, e soprattutto, di vasche deputate al rilassamento, come gli idromassaggi in acciaio e a temperature differenti.

Ora, se hai trovato interessante il contenuto e desideri provare ad immaginare, insieme a noi, il tuo progetto spa che possa essere differente e unico, contattaci.
Sapremo fornirti una consulenza tecnica e integrata di tutte le figure professionali che, in questo caso, vanno coinvolte: dall’analisi del modello di business da sviluppare alla progettazione, dalla distribuzione funzionale degli spazi alla scelta delle attrezzature migliori.