La transizione green dell’hotel passa anche dal metodo usato per disinfettare la piscina

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Diventare green è ormai un imperativo per il mondo dell’ospitalità e l’obiettivo degli albergatori è fare sempre di più per ridurre l’impatto ambientale delle loro strutture.

Le aree di intervento più coinvolte nella transizione sono tante e diverse. Tra queste meritano di essere menzionate anche le zone benessere, soprattutto l’area delle piscine dove, tradizionalmente, si impiegano grandi quantitativi di prodotti chimici, costosi e deteriorabili.

Con i rincari post pandemici subiti dai trasporti e dalla scarsa reperibilità delle materie prime, anche il settore dei chimici ha subito impennate al rialzo. Se consideriamo inoltre che il cloro porta con sé diverse problematiche di stoccaggio e somministrazione, possiamo capire come un impianto che trasforma un elemento naturale, come il sale, in ipoclorito di sodio, permetta di dotarsi di una soluzione che contribuisce alla salvaguardia non solo dell’ambiente, ma anche del portafoglio e della salute dei propri ospiti.

È noto infatti che il cloro può provocare reazioni sgradite in persone sensibili, che vanno dall’irritazione alla nausea. Per ovviare a questi inconvenienti e mantenere l’acqua disinfettata e sicura ci sono diversi trattamenti alternativi, poco conosciuti in Italia, ma molto usati all’estero; tra questi l’elettrolisi automatizzata che, attraverso un processo chimico di scomposizione del sale, lo trasforma in ipoclorito, un agente dallo stesso potere sterilizzante che ritroviamo nel cloro tradizionale ma, di origine naturale senza stabilizzanti.

La sterilizzazione per elettrolisi si può impiegare in ogni tipo di piscina- sia nelle piscine fuori terra, sia nelle piscine interrate – e può essere installata anche su piscine di vecchia data.

Attenzione però a scegliere bene: non stiamo parlando di piscine salate! Queste ultime infatti, se da un lato disinfettano in modo naturale, dall’altro creano un danno per l’ambiente dovuto agli scarichi nella rete fognaria e alla corrosione dei materiali.

Il metodo di sterilizzazione per elettrolisi automatizzata infatti è, al contrario, un processo che usa il sale per creare un cloro naturale, sicuro per l’uomo e per l’ambiente. L’elettrolisi non lo scioglie nell’acqua, ma crea, con il sale, un disinfettate attivo che elimina i batteri, alghe, e vari microrganismi, rendendo l’acqua limpida e pura in modo ecologico e semplice.

Il fattore di successo che porta a un impiego sempre più crescente dell’elettrolisi automatizzata nella disinfezione dell’acqua è dovuto al fatto di ridurre sensibilmente lo stoccaggio e la manipolazione di prodotti chimici, minimizzando nel contempo i rischi per la sicurezza degli operatori e dei bagnanti, ottimizzando di conseguenza i costi di gestione.  Ovviamente anche l’applicazione dell’elettrolisi impone esperienza e capacità di dosaggio.

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A questo scopo, esistono impianti tecnologici altamente sicuri e automatizzati che analizzano costantemente i parametri dell’acqua e agiscono con la formulazione istantanea dell’ipoclorito che viene immesso, nelle giuste quantità, con un sistema a iniezione diretta evitando gli sprechi.

Ora però vediamo insieme come funziona questa tecnologia, come sceglierla e quali sono i vantaggi di usarla nel mondo dell’hospitality.

Come funziona

Per disinfettare con elettrolisi c’è bisogno di un impianto capace di trasformare il sale in ipoclorito. Questo impianto, per poter garantire sicurezza ed efficacia, dovrà essere autonomo e capace quindi di effettuare il controllo automatico del pH e del Cloro Libero, costantemente. Per il corretto mantenimento dell’acqua, ma anche dei componenti della piscina, deve produrre infatti il disinfettante al bisogno e nella giusta quantità, rilasciandolo sotto forma di Ipoclorito di Sodio. Solo così la manutenzione ordinaria si semplificherà al massimo e l’impianto necessiterà solamente della rabboccatura di sale in pastiglie e di un programma di check up di manutenzione mirato a pochi interventi programmati.

Quanto costa

Dotarsi di un impianto per l’elettrolisi automatica ha sicuramente un costo iniziale più importante; ma la vera partita si gioca nel tempo. È infatti oggettivamente possibile calcolare un ritorno preciso dell’investimento, in quanto il costo dell’impianto dipende alla dimensione della piscina: maggiori sono i metri cubi di acqua da trattare, maggiore dovrà essere il dimensionamento degli impianti. Questo però non deve preoccupare perché, sulle piscine molto grandi, il ROI è inversamente proporzionale alle dimensioni da trattare. Oltretutto, il nostro paese ha capito l’importanza di favorire la transizione green e ha deciso di aiutare tutte le aziende che scelgono di investire in tecnologie e prodotti che fanno bene all’ambiente. Nell’ambito del piano governativo sono presenti, infatti, misure fiscali appositamente progettate per sostenere questo tipo di investimenti; come il credito d’imposta per l’industria 4.0. In altre parole, semplificando il concetto, grazie agli incentivi, gli impianti alla fine andranno a costare meno della metà dell’importo totale presente in fattura.

Come scegliere l’impianto giusto

In commercio sono presenti diversi sistemi di elettrolisi, più o meno costosi. In procinto di scegliere l’impianto più adatto non bisogna mai dimenticare che questa tecnologia dovrà funzionare h24 per 365 giorni all’anno. Ecco perché bisogna puntare alla qualità, più che al risparmio. I fornitori seri hanno un preciso ciclo di check up programmati, fatto di costi certi e capacità predittiva. La sensoristica a bordo macchina permette infatti un collegamento da remoto, con catalogazione del controllo e registrazione dei parametri obbligatori per legge, consultabili online, e rilevazione delle anomalie. Il sistema elettrolitico automatizzato va dunque trattato come un investimento da effettuare e, soprattutto, conservare con cura, al fine di trarne i massimi benefici a lungo. La miglior qualità dell’acqua è evidente dopo pochi giorni.

Quali sono i vantaggi dell’elettrolisi automatica per la tua attività

  • Semplifica il processo per la disinfezione
  • Elimina l’odore del cloro e conseguenti irritazioni a occhi e vie respiratorie
  • Assicura acqua dagli standard qualitativi elevati
  • Riduce i rischi associati ai prodotti chimici a favore di un disinfettante naturale
  • Riduce i tempi della manutenzione ordinaria
  • Assicura un controllo costante e automatizzato dei parametri dell’acqua con reportistica
  • Evita la corrosione galvanica, un complicato processo elettrico che può rovinare la piscina
  • Evita, a differenza delle piscine salate, i problemi di svuotamento, poiché l’acqua può essere scaricata tranquillamente nel sistema fognario urbano
  • Assicura un risparmio economico, non dovendo più essere acquistati, trasportati e stoccati prodotti chimici tossici e deteriorabili
  • Produce in loco e al bisogno un disinfettante attivo ad alte prestazioni, ecosostenibile e che può essere utilizzato anche per la sanificazione di tutti gli altri ambienti
  • Assicura un risparmio di tempo per le risorse impiegate nella disinfezione durante la manutenzione ordinaria, le quali dovranno occuparsi solo del riempimento del sale nel serbatoio
  • Infine è un’ottima opportunità per comunicare ai propri clienti la sicurezza di una piscina igienizzata in modo ecologico, rispettosa anche delle pelli più delicate e dell’ambiente

Ora, visto che sei arrivato fino a qui, non perdere l’opportunità di ricevere una consulenza tecnica per approfondire l’argomento, sia nel caso tu stia pensando di realizzare una nuova piscina, sia nel caso di una piscina esistente.

Raccogli le spese della tua attuale manutenzione o la tua idea di progetto piscina e contattaci, ti daremo una mano per capire assieme come, questo investimento, porterà valore alla tua attività.