Gli impianti Sanae, Wellness d’Autore, dispongono della certificazione che consente di ottenere il credito d’imposta 4.0.
Versando almeno un 20% di acconto sul preventivo entro il 31.12.2022 il tuo investimento potrà beneficiare ancora del 40% di credito; credito che nel 2023 passerà al 20%.
L’ex Piano Nazionale Industria 4.0 (che fa riferimento alla legge di bilancio del 2017), poi Piano Nazionale Impresa 4.0, ed oggi noto come Transizione 4.0, offre alle aziende italiane strumenti per digitalizzare gli impianti, in linea con quella che viene definita la quarta rivoluzione industriale. Lo scopo del progetto è effettuare investimenti per realizzare impianti di trattamento delle acque innovativi, sfruttando le più moderne tecnologie presenti sul mercato.
Ma cosa c’entrano le piscine e i loro impianti con la transizione 4.0?
Il trattamento dell’acqua può rientrare nelle agevolazioni previste dalla Transizione 4.0 in tre diversi ambiti riguardanti il settore dei beni strumentali:
1. Macchinari complementari ad altri sistemi di produzione. In questo caso si parla di impianti tecnici al servizio di impianti produttivi, acquistati congiuntamente a un nuovo impianto o installati su di un impianto produttivo preesistente (solo se sottoposto a revamping).
ESEMPIO: valido nel caso in cui il vecchio impianto di filtrazione della piscina subisca un ammodernamento tecnologico con ricertificazione e implementazione di un sistema di pompaggio di filtrazione a velocità variabile, capace di contenere e ridurre di consumi nei momenti di poco affollamento.
2. Impianti per il trattamento dell’acqua capaci di assicurare la qualità e la sostenibilità:
– componenti, sistemi/soluzioni per la gestione intelligente, l’utilizzo efficiente e il monitoraggio dei consumi energetici e idrici con conseguente riduzione delle emissioni.
– filtri e sistemi di trattamento e recupero di acqua, aria, olio, sostanze chimiche, polveri con sistemi di segnalazione dell’efficienza filtrante e della presenza di anomalie o sostanze aliene al processo o pericolose, integrate con il sistema di fabbrica e in grado di avvisare gli operatori e/o di fermare le attività di macchine e impianti.
ESEMPIO: Software e tecnologie capaci di distribuire, in modo corretto, intelligente e graduale i carichi energetici consentendo la riduzione dei consumi e i conseguenti costi di gestione. Questi impianti non devono sottostare ai 5+2 requisiti, ma semplicemente a quello dell’interconnessione.
3. Impianti di trattamento acqua per la realizzazione di prodotti mediante la trasformazione dei materiali e delle materie prime.
ESEMPIO: impianto di elettrolisi automatizzata che, attraverso un processo chimico di scomposizione del sale, lo trasforma in ipoclorito, un agente dallo stesso potere sterilizzante che ritroviamo nel cloro tradizionale, ma di origine naturale, capace di ridurre sensibilmente lo stoccaggio e la manipolazione di prodotti chimici, ottimizzando i costi di gestione. In questo caso gli impianti devono rispondere ai 5+2 requisiti.
Il requisito dell’interconnessione
Per il requisito dell’interconnessione occorre che gli impianti di trattamento acqua siano in grado di soddisfare alcune caratteristiche:
- Scambiare informazioni con sistemi interni (es: sistema gestionale, sistemi di pianificazione, sistemi di progettazione e sviluppo del prodotto, monitoraggio e controllo anche in remoto, ecc.) e/o sistemi esterni (es: clienti, fornitori, partner nella progettazione e sviluppo collaborativo, altri siti di produzione, ecc.) per mezzo di un collegamento basato su specifiche documentate, disponibili pubblicamente e internazionalmente riconosciute (es: TCP-IP, HTTP, MQTT, ecc.);
- identificazione univoca al fine di riconoscere l’origine delle informazioni, mediante l’utilizzo di standard di indirizzamento internazionalmente riconosciuti (es: indirizzo IP).
I 5 requisiti obbligatori
- Controllo per mezzo di CNC e/o PLC, quando la macchina/impianto possiede soluzioni di controllo a logica programmabile PC.
- Interconnessione ai sistemi informatici interni di fabbrica, con caricamento da remoto di istruzioni e/o part program, per mezzo di un collegamento basato su specifiche documentate. Il bene deve essere identificato univocamente, al fine di riconoscere l’origine delle informazioni.
- Integrazione automatizzata con il sistema logistico di fabbrica o con la rete di fornitura e/o con altre macchine del ciclo produttivo.
- Interfaccia uomo/macchina semplici e intuitive.
- Rispondenza ai più recenti standard in termini di sicurezza, salute e igiene del lavoro.
I 2 requisiti aggiuntivi (tra i tre opzionabili)
- Sistemi di telemanutenzione e/o telediagnosi e/o controllo in remoto.
- Monitoraggio continuo delle condizioni di lavoro e dei parametri di processo mediante opportuni set di sensori e adattività alle derive di processo.
- Caratteristiche di integrazione tra macchina fisica e/o impianto con la modellizzazione e/o la simulazione del proprio comportamento nello svolgimento del processo (sistema cyberfisico).
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